Nel 2014 Lorenzo Avico, fotografo professionista, maestro del bianco e nero, ha dato avvio a un progetto che da tempo lo affascinava: realizzare dei libri d’artista, presentando le proprie fotografie in una nuova veste e dando una diversa forma al raccontare per immagini che gli è peculiare.

L’intento era quello di mettere in relazione due differenti espressioni artistiche – poesia e fotografia – cercando (e creando) assonanze e corrispondenze, accostando immagini e testi in una trama leggera, volta più a suggerire possibili chiavi di lettura che a definire rigidamente senso e narrazione.

Nei suoi libri, realizzati interamente a mano su carte di pregio, in edizione limitata, le fotografie, accompagnate dai testi poetici di autori quali Pessoa, Machado, Verlaine, Leopardi, Dickinson, Esenin… si snodano lungo un sottile filo conduttore, che nel suo svolgersi racconta, di volta in volta, l’incanto dell’acqua (La canzone dell’acqua,2014 ), la forza della terra (La terra è fatta di cielo, 2014 ), l’eterno viaggio tra luce e ombra (Di luce in ombra, 2014), o, ancora, l’inesausta ricerca della trascendenza (Sulle tracce degli angeli,2015).

Nel 2017 ha realizzato Cercando storie: storie fatte di atmosfere, luoghi, persone, catturate da uno scatto, in un istante, e che trasformate in immagini risuonano di echi e infinite suggestioni; nel 2018 Amo tutto ciò che è stato, sul tema della memoria e della persistenza del passato nel nostro presente; e infine, nel 2019, Apri le azzurre porte, immagini e poesie incentrate sull’eterno avvicendarsi della notte e del giorno: notte che è oscurità, mistero, silenzio, ma che può anche essere consolatrice e foriera di speranza; giorno che porta con sé desideri e sogni, ma anche inquietudine e timore del futuro – porta aperta sull’inconoscibile che ci attende. 

Tutto si compone in opere particolarmente raffinate, il cui fascino visivo e sensoriale è accresciuto dalla ricerca sulla materia – la carta – e dalla costante attenzione alla qualità artistica della stampa.

Immagini e poesie vi dialogano come in un gioco di specchi, in cui il senso delle une e delle altre si arricchisce di echi e suggestioni, senza che il legame che ne sortisce si trasformi in mera “illustrazione”: i testi di grandi poeti incontrano le immagini, ad esse si accompagnano, ne richiamano le atmosfere e le suggestioni, in un felice scambio di senso; nel contempo, la loro voce mantiene la propria intangibilità, così come le fotografie, pur risonanti di nuovi timbri, conservano l’intrinseco ritmo profondo reso in esse visibile dall’artista, attraverso la sua personale visione della realtà.